Non solo Chianti: quattro vini toscani tutti da scoprire

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Quando si parla di Toscana si sa si parla di vino, e ancor più spesso si parla di Chianti Classico, uno dei vini più famosi e rinomati nel mondo, sinonimo da secoli di eccellenza. Tuttavia esistono tantissime etichette e vini meno conoscituti, frutto della passione di grandi e piccoli produttori che seppur meno noti, meritano di essere degustati e di non rimanere nell’ombra dell’illustre Chianti.

Iniziamo con il Campo al Mare Bolgheri Rosato DOC delle tenute Folonari. Questo vino nato a Bolgheri, dalla stessa terra del pregiatisssimo Sassicaia, è coltivato nei trenta ettari di Vigneti della Tenuta Campo a Mare. Prodotto con un uvaggio composto dal 60{61d8525541690ba0b815e087d199962616cdce32dc60a4c28dc70a851027b879} da Merlot e per il restante 40{61d8525541690ba0b815e087d199962616cdce32dc60a4c28dc70a851027b879} da Cabernet Souvignon la densità delle uve è di 5500 piante che producono 70 quintali di uva ogni ettero.

Questo rosé viene vendemmiato nei primi giorni di settembre e viene fatto fermentare in acciaio. dal colre rosa lampone con note di arancio, al naso è floreale con note di gelsomino e morbido ed avvolgente al palato. Un vino perfetto per avvicinare gli italiani alla cultura del rosato.

Storia avvincente e particolare quella del vino Testamatta che segue l’eccentricità del suo produttore, Bibi Graetz, un pittore anarchico datosi anima e cuore alla produzione vinicola, diventando in poco tempo uno dei più celebri viticoltori italiani. Con questo Sangiovese in purezza prodotto nella zona di Fiesole in una zona che grazie alla sua escursione termica conferisce un particolare bouquet aromatico alle uve, il Testamatta annata 2006 è stato valutato con ben 98 punti su 100 da Wine Spectator.

Giungiamo al Poggio alla Fame di Castelafalfi, un vino prodotto su un terroir sabbioso, che se un tempo come suggerisce il nome era sinonimo di povertà oggi conferisce alle uve delle note senza uguali, come intensi e raffinati aromi floreali tra cui la viola, note speziate come i chiodi di garofano e il tabacco. Anche questo vino toscano prodotto a Casatelfalfi è un Sangiovese in purezza di cui conserva la decisa truttura al palato e un sapore deciso perfetto per accompagnare carni quali arrosti e formaggi grassi.

Infine giungiamo al Suisassi un vino prodotto dall’azienda Due Mani di Elena Celli e Luca d’Attoma all’insegna dell’agricoltura biologica e biodinamica. Anche in questo caso il terreno su cui vengono coltivate le viti sebmra impervio e ostile e arido, composto da sassi e argilla che diventano il punto forte di questo Syrah in purezza. Questo vino che deve il suo nome al terreno da cui sorge, sui sassi per l’appunto, si presenta con un colore rubino intenso. Molto complesso all’olfatto con note fruttate quali la prugna ed il ribes nero è caratterizzato anche da toni balsamici come il pepe ed il legno di cedro. Al sapore infine si presenta equilibrato, sapido e tannico.

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