Come si Produce il Vino? Dalla Vendemmia alla Tavola

Come si Produce il Vino Dalla Vendemmia alla Tavola

Come si produce il vino? Il vino prodotto che arriva sulle nostre tavole non è frutto del caso. Infatti, il vino parte dall’uva e subisce diversi processi produttivi. Quali sono e da dove nasce il vino? Quali sono gli step che permettono di passare dall’uva al vino?

 

Vendemmia

Si parte dalla vendemmia, che è l’operazione della raccolta dell’uva. La raccolta può essere manuale o meccanica. Se è manuale, si intende che il vino prodotto è di altissima qualità, quindi gli operatori che raccolgono l’uva devono fare una selezione per evitare che aumentino i costi di produzione. Se, invece, si sceglie la raccolta meccanica, l’uva viene raccolta dalle macchine prima che tocchi terra.

A questo punto, viene pulita e messa in un contenitore a forma di piramide che si chiama tramoggia. Poi, si svuota nei rimorchi. Non si può raccogliere l’uva bagnata, si evitano le ore più calde della giornata e i grappoli vanno in contenitori di medie dimensioni, per evitare che se schiaccino.

Queste sono le attenzioni che si fanno per un’ottima vendemmia e per garantire la qualità del vino. In più, c’è un periodo preciso per queste operazioni. Questo va da luglio a ottobre, ma dipende da diverse condizioni come: clima, zona, tipo di uva, tipo di vino che si vuole ottenere. In più, bisogna vedere il livello di zucchero. di acido e di aromi presenti nel succo di uva.

Per coloro che possiedono più di un terreno e più vigne potrebbe risultare molto utile avere le anagrafiche di ciascun terreno (o vigneto) così come tracciare la provenienza e la tipologia di ogni conferimento. Tutto questo può essere facilmente monitorato tramite appositi software per la gestione dei vigneti e dei terreni.

 

Pigiatura

L’uva si trasporta poi i locali adatti alla pigiatura. Oggi, ci sono dei macchinari che permettono di eliminare i raspi e quindi ottengono il succo d’uva amaro e astringente, che, però, non è ancora vino. Infatti, successivamente si tolgono le impurità e si mette lo zucchero sufficiente per regolare l’acidità. A questo punto, si mette tutto nei tini a fermentare.

 

Fermentazione

La fermentazione si chiama anche vinificazione va da un giorno a una settimana. Si può arrivare fino a 10 giorni in base al vino. Lo zucchero si trasformerà in alcool e in anidride carbonica all’interno dei tini. La vinificazione può essere in bianco o in rosso. Se è in bianco, si eliminano bucce e semi prima della fermentazione. Se si vuole ottenere un rosato, invece, la vinificazione avviene a metà o in parte in bianco. In rosso, invece, si lasciano bucce e semi, in maniera tale da ottenere il colore rosso del vino.

 

Perché ci sono varietà diverse?

A questo punto, il vino viene purificato un’altra volta e passa a una seconda fermentazione a 15 gradi per quanto riguarda il vino rosso. Il vino bianco, invece, è pronto subito e si può imbottigliare. Si potrà gustare se ben conservato per 3 anni successivi all’imbottigliamento. I vini rossi possono avere una fase di invecchiamento, che può arrivare fino a 5 anni. Per questo, la lavorazione incide notevolmente sulla qualità del vino e ci sono varietà e costi diversi.

Infatti, un vino d’annata può arrivare a costare anche migliaia di euro. Per capire la qualità di un vino, ci sono due professionisti: l’enologo, che ne verifica la qualità sul campo, e il sommelier.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.


*